Tenendo conto dei problemi della Swissair, del cibo che viene servito sugli aerei, della possibilità di risucchiare in una turbina uno stormo di anatre in migrazione e non da ultimo del jet-lag che proprio non sopporto, ho deciso che questa volta in Australia ci vado in moto!
Trovata una Yamaha XT600 quasi nuova (60'000 km) che Giu-Josh mi lascia in eredità (ho solo dovuto pagare le tasse di successione) mi metto al lavoro
Visto x Iran (10 gioni), Pakistan (3 giorni), India (4 giorni) e Australia (il più caro e dopo 3 settimane....)
Carnet de passage per la moto, che tramite TCS e una cauzione di 3'000 franchetti arriva in una decina di giorni
Denari
Boh, ma una stima di 30.- al giorno per due mesi sembra attendibile. Se in più c'è la Visa...
Un po' di tutto. Thanks to Beppe per i calzoni della moto che sono una bomba! Stivali e tuta acqua! Mi hanno poi regalato una Gibaud (michi e cicca e...) senza la quale sarei probabilmente morto congelato.
Battezzata Cpt. Crush è una Yama XT600 del 1988 con borse laterali, zaino e sacc dal rüt in abbondanza.
Visto le varie leggi di Murphy, decido di prendere solo un paio di camere d'aria, qualche bomboletta di fast, taniche di riserva, olio catena e un paio di litri d'olio. Per il resto vedremo per strada...
Avendo organizzato il tutto un po' all'ultimo momento, l'unico iscritto è il sottoscritto:
Pierre-Alain - Ticino
PS. se
intendete viaggiare in una qualsiasi parte del mondo non servita da Alpitur,
troverete informazioni sul sito del Dipartimento Affari Esteri http://www.eda.admin.ch/viaggi.
Non seguite però troppo alla lettera quello che dicono, altrimenti non uscite
più da casa...
Ore 13.00 si parte!! Tappa a Pazzallo x un ultimo BigMac.
Dopo ca. 200 km, il già potente rombo di Cpt. aumenta del 2647%... Ops, il collettore si è spaccato. Beh, se questo è l'inizio.... Ma con un'operazione chirurgica e un paio di cinghie elastiche riesco a sistemare molto provvisoriamente il danno. Altri 100 km e sento un puzzo di bruciato... Sta colando il carter dx.... Non riporto qui quello che hanno sentito gli automobilisti che mi passavano accanto... Altra riparazione e via per Ancona. Partenza ferry x Igoumenitsa ore 19.00. Arrivo al porto ore 18.50. Riesco ad imbarcare all'ultimo secondo destinazione Patras con la Fast Ferries
Navigazione pall-noiosa. Ma almeno posso dormire dove voglio. Per fortuna il ferry è mezzo vuoto. Ci sono un sacco di camionisti e incontro anche Ploumisti, una ragazza di Atene, pure lei in moto (www.motoridersclub.com). Arrivo a Patras alle 15.30. Su proposta di Ploumisti deciso di passare ad Atene per provare a far riparare la moto. 230km fino ad Atene, un sacco di cantieri per le olimpiadi del 2004. Cena a base di pita souvlaki e altre cose buonissime con nomi altrettanto strani
Oggi Ploumisti mi porta dal suo meccanico e poi visita all'Acropoli. Alle 17.00 riprendo la moto. Dato che una riparazione veloce non era possibile mi ha fatto una cosa provvisoria ma funzionale. Solo che i decibel sono aumentati..... Ma almeno qui la PolCant non ha giurisdizione... Oggi un sacco di partite a Backgammon con Ploumisti. Se ben mi ricordo ne dovrei aver vinta una... Poi in giro nei bar a provare specialità greche. E di nuovo Backgammon fino a molto presto la mattina.
Sveglia tardi
e Ploumisti mi accompagna fin fuori Atene. Ciao, grazie mille e alla
prossima volta. Il tempo bello si guasta subito. 250km sotto l'acqua... e scopro
che gli stivali non sono completamente impermeabili.... Arrivo a Larissa, hotel
e un giretto in centro
Tornando all'hotel scopro la gomma posteriore a terra.... Ci penseremo domani
31.1 Larissa - Kavala GR
Tre ore per cambiare una camera d'aria non sono poche, ma tenendo conto che il mio greco non è proprio fluidissimo, sono obbligato ad accettare la situazione... Alle 13 riesco a ripartire e dopo un po' anche le nuvole ripartono a gocciolare... Almeno non arriverò con la pelle secca. PS. ricordarsi di non sorpassare i camion in mezzo alla bufera, potrebbe essere pericoloso... Arrivo nel tardo pomeriggio a Kavala, che ha una baia molto bella, specialmente di notte
1.2 Kavala - Istanbul TR
Partenza alle 9. Strano, ma oggi piove. La strada va dal bello all'orrido, ma riesco ad arrivare in dogana sano e salvo. Il lato greco della dogana è molto veloce, quello turco un po' più turco.... Cominciamo con i documenti - Pasport Polisi - Timbro - Exit. Non sembra vero, ma tutto molto veloce. Non era vero. Il "simpatico" doganiere non ha capito niente e mi ha dato il permesso di uscire dalla Turchia. Si ricomincia. Sportello 1, sportello 2, ritorno al 1, vado al 3, proseguo per il 4. Per fortuna che ci sono alcuni camionisti che mi danno una mano e dopo un'oretta sono in Turchia. Cambio 100 frs. e mi ritrovo multimilionario (41 milioni di Lire Turche). Verso notte arrivo ad Istanbul e mi piazzo in un hotel nel quartiere di Taksim
2.2 Istanbul
Visità alla citta sul Bosforo. La Moschea Blu, Santa Sofia, il Gran Bazar e un sacco di altri posti che non ricordo, avendo pascolato un po'. In ogni caso la città vale sicuramente la visita. Riesco a vedere le previsioni del tempo e la cosa mi preoccupa leggermente. La pioggia dovrebbe trasformarsi in neve tra due giorni. La scelta è tra vedere Istambul sotto un manto nevoso e restare bloccato o partire domani. Vada per la seconda. Resta da scegliere la strada. Al nord verso Erzurum o al sud verso Van. E in questo caso le previsioni di Yahoo sono sconcertanti. Temperature previste attorno ai -15 gradi... Speriamo si sbaglino. Ma andrò a nord, almeno la strada è più corta
3.2 Istanbul - Ilgaz TR
Partenza alle 9. Non nevica perchè non è abbastanza freddo e non perchè sia bello... Mi riperdo nelle strade della città e finalmente trovo il ponte che mi porterà in Asia. Dato che sono alcuni giorni che guido sotto l'acqua e che ormai sono abituato, perchè non provare la neve??? Detto fatto!!! Ma oltre la neve anche la nebbia. Mancava solo una pioggia di cacca e le condizioni sarebbero state perfette. Per strada mi guardano tutti come fossi lo Yeti. Ma forse di motociclisti che viaggiano con un tempo così non ce ne sono molti. E fanno bene. Scopro pure che i miei guanti fanno schifo. Un freddo pinguino... Il buio si avvicina e non trovo niente che assomiglia ad un hotel. Chiedo. Mi dicono che tra 200 km ne trovo uno. Cosa dovrei rispondergli??? Dormirò in qualche bar. Ma quando mi fermo a far benzina trovo macchine statali e un sacco di polizia armata. Vengo presentato ad un signore che vedrò poi in televisione. Averlo saputo prima e mi sarei portato i biglietti da visita. Partiti tutti questi signori, resta il governatore della regione, che tra l'altro è proprio simpatico e mi accompagna all'unico hotel della zona. La stanza è un buco, ma pulita, e probabilmente la più bella che hanno. Alla sera vado in un bar e scopro perchè si dice "fumare come turchi". Al telegiornale vedo Istanbul sotto la neve, Erzurum sotto la neve. Sto andando proprio li. Invece sulla strada al sud non nevica ma ci sono attentati. Meglio la neve...
4.2 Ilgaz - Erzincan TR
Alle 7.30 sveglio il tipo dell'albergo per pagare la stanza e riparto. Per un po' nevica ma poi smette. E visto che la strada è asciutta, via veloci. Ma anche in Turchia hanno il radar. Vengo fermato dalla Polisi che mi appioppa 26 milioni di contravvenzione. Mi restano solo 21 milioni. Capendo il problema mi fanno uno sconto del 50%. Febbraio è il mese dei saldi. Dopo altri 500 km ricomincia la neve. Da Erzincan la strada mi porta a 2160 m di altezza. Nebbia. Fango. E in fondo al passo un nuovo posto di blocco. Probabilmente un altro radar. Ma siccome proprio non ci capiamo e probabilmente date le mie condizioni mi dicono di proseguire. Almeno così ho capito io. Mi fermo alle 16.30 a Erzincan e il sole si fa anche vedere. Wow
5.2 Erzincan - Horasan TR
Oggi un sacco di militari per strada. E un sacco di neve nei prati, ma la strada resta bella. Poi un problema alla ruota posteriore. Sto seminando raggi... Me ne mancano già tre, uno in fila all'altro. Forse si stanno suicidando per come guido??? Il maggior problema è che la ruota non è molto centrata e se ne perdo ancora qualcuno sono fermo. Mi fermo ad un Oto Elektrisi e a gesti gli spiego il problema. E a gesti mi rispondono che si puo' fare qualcosa. Problemi: non hanno mai smontato una ruota con i freni a disco e si vede, mi hanno smontato anche le pinze... E i raggi della ruota??? Quelli delle biciclette dovrebbero funzionare per il momento... Sembra molto semplice, ma il tutto ha richiesto 4 ore e una sudata pazzesca... Ma non riesco ad arrivare ad Agri come previsto. Mi fermo allora in un paesino con due pensioni. Scelgo la meno peggio. E non posso neanche stare in stanza con la luce accesa perchè da fastidio alla gente che dorme nel corridoio...
6.2 Horasan - Tabriz IR
Partenza all'alba. Sono le 6.00 e la strada sale fino a 2200 m. Freddisssssimo con vento... Poi un altopiano di 100km. Ogni 30km mi fermo a scongelare mani e piedi. Ma almeno mi offrono un sacco di chai caldissimi. La moto si ferma. Riparte e si riferma. E così per un po'... Scopro che se vado a meno di 70km/h funziona. Se vado oltre si ferma. Probabilmente si gela qualcosa. Poi scendendo verso Dogubayazit compare il sole ed è tutto un altro mondo.... Posto di blocco. Il monte Ararat. Posto di blocco. Polizia. Militari. Dogana. Se avessi un camion sarei in colonna per almeno 10km. E anche qui con l'aiuto e la traduzione di alcuni camionisti riesco a fare pratiche in ca. 30 minuti. Eccomi in Persia, anzi in Iran. Qui va un po' per le lunghe, ma grazie all'aiuto di una persona dell'ufficio del turismo, dopo un paio d'ore, 8-9 uffici, timbri e firme varie, entro ufficialmente in Iran. Devo anche fare un'assicurazione RC per la moto e un tipo mi spella 31 US$. Altra gente che ho incontrato ne ha speso la metà.... Direzione Tabriz. Ma la notte arriva prima. Mai guidare di notte.... Ma sono scampato. E all'hotel Morvarid posso posteggiare la moto nella hall. E se si aggiunge che hanno la doccia calda, le ragnatele passano in secondo piano...
7.2 Tabriz
Chai, pane, formaggio salatissimo e uova. Sono le 9 e sto facendo colazione. Oggi parto alla ricerca di qualcuno che mi ripari i raggi. Qui le città sono divise in zone. Se cerchi un idraulico vai nella zona degli idraulici, se vuoi un tappeto idem. Io dunque vado nella zona meccanici... e trovo uno che mi smonta la ruota senza smontare anche i freni. Presumo che capisca qualcosa. Mi dice di tornare verso la una per riprendere Cpt. Crush. Al bazar incontro Hussein, studia francese all'università e mi accompagna a vedere la città così può fare un po' di conversazione. Qui incontriamo anche Guillaume e il capo dell'ufficio turistico, Nasser Khan. Decidiamo di pranzare tutti assieme. Vado con Hussein a riprendere la moto. I raggi nuovi sono solidissimi e provengono da moto russe. Costo 90.000 rial. Hussein dice che è troppo caro e tira il prezzo per me. Alla fine pago 40.000 rial (ca. 8 frs). Verso le 14.00 scendiamo sotto il bazar a mangiare Abgusht: carne di montone con patate, ceci e lenticchie. Prima si mangia il pane con il sugo e poi si pesta il resto. Un po' complicato, ma molto buono. E il pomeriggio a spasso con Hussein. Bella anche la Moschea Blu Masjed-è kabud. La sera andiamo a trovare degli amici studenti
8.2 Tabriz - Qom IR
Partenza verso le 10. Tempo coperto. E dopo 20km comincia a nevicare. Eppure sono in Iran... la prossima volta vado in Siberia... Ma dopo un oretta finiscono le montagne torna il sole e arriva anche il caldo. C'è da dire che guidano proprio male. E nel bel mezzo del niente mi esplode la camera d'aria posteriore.... Viaggiando a 120km/h non è bello.... Spreco inutilmente una bomboletta di fast.... E allora decido di fermare il primo che passa e chiedergli di chiedere aiuto al primo paese che è a 50km. E il primo che passa è un camion con gru. Mi carica la moto sul camion e mi porta a Zangan. Li scopro che la camera d'aria che avevo cambiato in grecia era troppo piccola... Inizia anche un'autostrada, ma con un cartello che vieta la circolazione alle moto!!!! Forse vale solo per le moto iraniane, infatti non se ne vedono... E non mi fanno pagare neanche ai caselli. Alle 16 arrivo a Qazvin e decido di proseguire fino a Save. Ci arrivo di notte ma non trovo un solo albergo. Cerco sulla guida: "...Save non offre alcuna possibilità di alloggio...". Continuo per Qom. Perdo la strada, resto in riserva e non so dove sono. Ma alla fine arrivo a Qom
9.2 Qom - Isfahan IR
Visito la moschea Hazrat-è Masumeh, ma dato che non sono mussulmano non posso entrare. Per consolarmi acquisto una scatola di sohun, un croccante al pistacchio tipico di qui. Non male... Poi partenza, direzione Isfahan. Prendo una stanza doppia in una guest house che si fa chiamare hotel. Nella singola non ci sto!!! Nel pomeriggio cerco di far riparare il tubo della moto, ma oggi tutto chiuso. Si è aperto un buco che ha cominciato a bruciarmi la sella... In città vedo i primi stranieri. Un sacco di giappo, qualche tedesco, inglesi e canadesi. Domani visita alla città
10.2 Isfahan
La città da sola vale il viaggio. Magnifica. L'unico problema è che oggi è tutto chiuso. Festa della rivoluzione. La piazza principale, Emam Square è magnifica e poi oggi è affollata di gente che manifesta. Non si capisce niente, ma il governo americano sembra non gli stia simpatico... Questo lo capisco dal pupazzo USA che viene bruciato in piazza. Da non mancare è anche la visita alla moschea Masjed-è Emam. Dopo aver bruciato il pupazzo, vengo invitato a pranzo da uno studente, Aboozar Yadigari. Ma visto che sono ticinese e non sono un pupazzo non ho niente da temere. Prendiamo il bus. Uomini davanti e donne dietro. E poi una bella mangiata con tutta la famiglia. Il pranzo è ottimo e pure la compagnia. In serata ritorno in piazza e mi faccio offrire il chai da Mehdi, un venditore di tappeti. Mi presenta un giappo che si è fatto spellare 7.000 dollari USA per tre tappeti. Il tipo è il personaggio del mese ad Isfahan
11.2 Isfahan - Shiraz IR
Dopo un po' di tentativi riesco a far riparare il tubo della moto. Partenza direzione Shiraz. Sole, nebbia, neve. Che palle... Alla fine però vince il sole. Oggi vedo ben 6 camion rovesciati, forse un'epidemia... Nel pomeriggio arrivo a Shiraz e mi fermo all'Esteglal Hotel, con posteggio nelle scale. Riesco a fare un giro in città. La tomba del "re della lampada" Bogh'è-yè Shah-è Cheragh è completamente ricoperta di un mosaico di specchietti. Bellissima. Il tipo che mi accompagnava mi ha detto che potevo fare una foto. Mi sa che era una balla, perchè ci hanno buttato fuori. Ma almeno se la sono presa con lui, e poi la foto l'ho fatta....
12.2 Shiraz - Persepoli - Shiraz
A 50km da Shiraz si trova Persepoli, ex capitale dell'impero persiano, o almeno i suoi resti, dato che la città ha più di 2500 anni. Il sito è molto bello e suggestivo, e il sole finalmente splende. C'è uno scalpellino che fa restauri che mi accompagna un po' in giro. Parla un po' l'italiano e mi fa da guida. Al momento di partire vengo invitato a pranzo dai custodi all'entrata. Riso iraniano e altre cosette. Ritorno a Shiraz, trovo un internet cafe, ma il satellite non funziona... comunque il caffe e la torta non sono male. Poi il boss mi fa usare il suo pc con modem. And for free... that's hospitality!!!
13.2 Shiraz - Yazd IR
Oggi altri 500km. E visto che sono in zona desertica, perchè non provare ad uscire dalla strada??? Pessima idea... Sotto il primo strato di terra c'è fango. Mi impantano e solo con l'aiuto di altre tre persone che passavano di li riesco a portarne fuori la moto.... Persa un'ora per ripulire la moto. Tappa a Pasagarde, dove si trova la tomba di Ciro il grande. Arrivato a Yazd mi accorgo di aver dimenticato il passaporto a Shiraz...*"&%+*%"&()ç*. Mi fermo all'Amir Chagmag Hotel che non fa storie dato che non ho il passaporto e chiamo Ali a Shiraz. Il mio pass. è li, ma non si fida a mandarmelo per posta e neppure tramite l'autobus che collega le due città. Domani tornerò a Shiraz...
14.2 Yazd - Shiraz
Giretto in città, tra le torri di ventilazione (una specie di aria condizionata), vedo il fuoco dei Zoroastriani che sembra bruci ininterrottamente dal 470 d.C.... Probabilmente è per questo che sono in mezzo al deserto... Mi avvio verso le torri del silenzio, due torri sulle quali una volta mettevano i cadaveri dato che non volevano contaminare ne la terra ne l'aria. E gli avvoltoi mangiavano... Posto suggestivo, se non altro me lo ricordo perchè mi è caduto il casco e la visiera si è rotta in due.... E poi via in direzione Shiraz. In mezzo al deserto incontro due svedesi in bicicletta... Partiti da 6 mesi contano arrivare in Cina!!! Good luck!! E finalmente trovo anche un copertone posteriore della misura giusta. Ammettono anche che il prezzo è da turista (200.000 rial, ca 40 frs.) ma cosa posso fare, mi sa che nel raggio di 4-5000 km sia l'unico giusto... Torno da Ali e ritrovo Peter l'australiano, e con lui e la maestra canadese andiamo a cena. Ci regalano anche dei francobolli anti-americani...
15.2 Shiraz - Bam IR
Oggi tappone!!! 826 km. E finalmente il deserto, quello vero!! Piatto e senza niente. Non fosse per il vento.... e poi continua a cambiare direzione, da far paura... Ma comunque magnifico....
Arrivo a Kerman e decido di continuare fino a Bam, dove c'è una cittadella medievale che dicono sia molto bella, vedremo... Trovo una stanza all'Ali Amiri Legal Guest House, ...chissà perchè Legal??? Qui trovo un paio di svedesi e un Tetesko di Cermania che arrivano dal Pakistan. Mi danno qualche info e almeno riesco a vedere una cartina del Pakistan. Ho anche trovato un paio di bride e del nastro, vedremo se riesco a riparare il parafango ferito
16.2 Bam - Mirjave IR
Solita colazione con pasticcini, solo che questa mattina mi fregano. Sono tutti ai fichi, e a me i fichi non piacciono.... Direzione Arg-è Bam. La cittadella ha piu di 500 anni. Mi sa che questa mattina sono il primo. Entrata 30'000 rial, ma il posto li vale tutti. Sembra di essere tornati al passato, manca solo una carovana di cammelli... Torno alla guest house e riparo la moto. Il bullone del tubo è scomparso per l'ennesima volta, e vai di fil di ferro...
E il caldo si fa sempre più caldo, idem per il deserto, sempre piu deserto. Ma qui siamo nel Beluchistan, il deserto che va dall'Iran fin quasi a Quetta nel Pakistan. Parto nel pomeriggio, soliti 20 min. alla ricerca della benzina. In mezzo al niente mi ferma un camionista. Ha bisogno di una chiave inglese, ma le mie sono un po' sotto misura. E allora ci facciamo un chai sotto la stinca del sole. Arrivo a Zahedan e dopo mezz'ora di ricerca non trovo un posto dove dormire. Riparto e vado fino al confine, Mirjave.
Qui mi avevano sconsigliato tutti di fermarmi, "very dangerous place", ma se non si trova di meglio... L'hotel è bello e la moto me la tengono nella hall. La sera vado in paese perchè devo cambiare 10 dollari. Operazione al limite dell'impossibile. Ma quando ormai stavo pensando di rapinare un contadino, trovo un tipo che forse può far qualcosa. Mi porta con la sua moto non so dove.... Notte, posto pericoloso, sono solo.... e alla fine mi ritrovo a giocare una partita a ping-pong con un gruppo di Beluchi.... Sono arrivato secondo....
E verso mezzanotte mi riportano all'hotel. Simpaticissimi...
17.2 Mirjave - Quetta PK
Oggi viaggio lungo. Mi hanno detto di cercare di raggiungere Dalbandin a ca. 300km dal confine, li potrò dormire (forse) nel piazzale della stazione di polizia... Altrimenti caricare la moto sul treno x Quetta. Solo che il treno ci mette due giorni e un pezzo... O altrimenti cercare di viaggiare in carovana, è molto più sicuro.... solo che io sono moooolto più veloce degli altri, dunque andrò da solo...
Faccio il pieno al serbatoio e alle taniche, in Pak la benzina è molto più cara. E alla "pumpe benzin" incontro 3 austriaci che stanno andando in Tibet in trattore!!!! Sono dei grandi! Velocità di punta ca. 30km/h, in salita molto meno.... Mi fermo un po' con loro a chiacchierare. Loro sono stati rapinati in Iran... Alle 8.00 sono in dogana. E due ore dopo entro in Pakistan. Qui incontro 2 germanici che arrivano dall'India. Hanno comperato le due Indian Enfield 600 su cui viaggiano, e stanno tornando a casa. Hanno impiegato 6 giorni ad attraversare il Pak. Vedremo cosa ci metto con Cpt. Crush. I primi 50km sono orrendi, altri 200 belli come in Iran. Arrivo a Dalbandin alle 14.30 e decido di provare a raggiungere Quetta. Ma da li in avanti la strada fa schifo... Buchi, cunette, dune di sabbia, di tutto e di più...Un buon allenamento per la Dakar... Mi saltano alcune bride, ma tra un posto di blocco e l'altro riesco a ripararle. Ho anche visto dei cammelli viaggiare in pick up!?!? Giunge la notte e sono all'ultimo posto di blocco sulle montagne prima di Quetta. Wow. Qui mi trovo un hotel, ma di quelli belli. Pulito, hot shower, tv satellitare e chai in stanza. 445 rupie, ca. 12 frs. Ma ne vale la pena. Sono a pezzi. Ceno da un vecchio afghano, che mi prende in simpatia e mi fa provare un po' di tutto. Buono e speziato. Ma meglio evitare la carne...
18.2 Quetta - Fort Munro PK
Questa mattina me la prendo con comodo: colazione in camera, come quelli veri!!! Riparto in tarda mattinata. Come al solito non si sa da che parte andare, i cartelli stradali sono un optional e quando e non sono crivellati dai proiettili sono scritti in urdu, e il mio urdu è quello che è.... Ad un certo punto chiedo dove sono e mi dicono che manca poco al confine con l'Afghanistan... devo aver mancato una deviazione. Alla fine trovo la mulattiera giusta. Ma se prima pensavo che le strade fossero brutte oggi mi ricredo. Incontro due ciclisti olandesi che hanno una cartina, yes... comunque si erano persi anche loro... Oggi vedo: curve, cammelli, capre, asini, bambini che ti tirano i sassi, sassi, un po' di asfalto, camion che cercano di spalmarti sulla strada, montagne, vecchi in bici con kalashnikov.... insomma fauna e flora molto varie... Nel pomeriggio incrocio un vecchio autobus targato Deutschland. Sono tre germaniche/ci che stanno facendo India-Germania. Dei loro amici hanno fatto Germania-India. Il resto in aereo. L'idea non è male, anzi... Faccio benza e mi faccio fregare, solo che loro sono in 15 e non riesco a farmi capire bene, ma almeno i gesti li capiscono. E via veloci, fintanto che un chiodo non decide di controllare la mia camera d'aria... Per fortuna che il fast funziona, qua in mezzo alle montagne non si trovano molti gommisti. Trovo da dormire in una Guest house a Fort Munro. Sono il primo cliente da 6 giorni, siamo fuori stagione...
19.2 Fort Munro - Amristad IN
I primi 100 km sono i soliti.... fetentissimi. Poi arrivati nella pianura, miracolo. Strada a 4 corsie, due per parte, con spartitraffico al centro. Da non credere. Infatti non ci credono neanche loro. Qui si viaggia dove l'asfalto è migliore, anche sul lato opposto. E dopo aver incrociato la morte per due volte, mi adeguo anche io. Solo che un poliziotto mi ferma dato che sto circolando sul lato sbagliato. Teoricamente dovrebbe fermare il 50% delle persone, ma l'unico occidentale sono io... Dice che mi deve sequestrare la moto fino al 22.2 e poi processo.... a meno che.... Visto l'andazzo decido di non capire più l'inglese, e dato che lui non capisce il dialetto ticinese, dopo una mezzoretta mi manda a quel paese e mi fa partire... Alle 15.15 arrivo al confine che chiude alle 15.30. Che tra l'altro è l'unico aperto tra Pakistan e India. Il primo doganiere mi timbra il passaporto e mi manda dal secondo che dice che è troppo tardi. Solo che sulla carta sono già uscito dato che il primo mi ha timbrato il passaporto. Dicono che devo dormire in dogana.... Qui sono più bernesi dei bernesi... Alla fine decidono che per "motivi umanitari" mi fanno uscire ugualmente.... Penso di essere uno dei primi che abbia passato la dogana pakistana in 15 minuti...
Alla dogana indiana, invece, due ore... Sono i primi che mi aprono tutto, anche la mia Nutella, che fin qui aveva resistito...
Dormo ad Amristad alla Tourist Guest House. Il bagno è in stanza e i ragni sono tutti in bagno. Essendo in India il tutto dovrebbe avere un significato profondo. Probabilmente non sanno cosa vuol dire pulire un po'....
Alla sera vado a visitare il Golden Temple dei Sikh. Il posto è eccezionale ed i Sikh molto ospitali e gentili. Mangio con i pellegrini, chapati e lenticchie con acqua. Tutti i giorni preparano pasti gratuiti per 30.000 persone...
20.2 Amristad - Chandigar IN
Se non piovesse sempre.... volevo fare un giro in città ma decido di partire viste le condizioni meteo. Le strade sono meglio che in Pakistan, ma il traffico e tutto il resto molto peggio. Una media di 40-50 km/h è buona. E per di più mi si appanna tutta le visiera del casco dato che non riesco ad aprirla, ...non ci vedo... A pranzo mangio sul bordo della strada da un simpatico vecchietto. Mi spiega che il Thali è un piatto vegetariano molto diffuso ed economico, e prende il nome proprio dal piatto, fatto di alluminio??? (ferro???) stile i nostri della fondue chinoise. Ed effettvamente non è caro (20 rupie) e si mangia a volontà. Nel pomeriggio arrivo a Chandigar, città stranissima progettata da Le Corbuisier. È fatta a quartieri quadrati e non ci si ritrova mai
21.2 Chandigar - Dehli IN
Quando splende il sole è tutta un'altra cosa... A parte che le strade sono ancora più intasate... Ho anche percorso la famosa GT Road, che dovrebbe essere la strada più trafficata al mondo... Non stento a crederci!! Me bene o male arrivo alla periferia di Dehli. Trovo da dormire in un YMCA zona Connaught Place, che si trova tra Old e New Dehli. Il posto è caro, ma pulito e c'è pure una guardia per i veicoli. Poi seguendo delle indicazioni molto vaghe di una decina di persone cerco un meccanico. Mi dice che dovrei cambiare i cuscinetti della ruota, ma a me sembra che dovrei cambiare catena, corona e pignoni... Lo ringrazio e gli chiedo dove posso trovare un meccanico che capisca qualcosa di moto... Alla fine mi dicono di recarmi a Karol Bagh, ci andrò domani... La sera trovo un McDonalds e provo un BigMac. Ma dato che non mangiano le mucche lo fanno di agnello. Disgusting....
22.2 Dehli
L'estenuante ricerca del meccanico sembra essere finita. Trovo alla fine la Gurdial Auto Engineers, di Gogi, Billa, Bawa (3 generazioni di meccanici...). Hanno rifatto la testa ad un XT600 di un olandese, e mi fanno anche vedere la loro foto e l'articolo che un giornale di moto olandese ha pubblicato. Solo che i pezzi di ricambio per la moto non se ne trovano, forse a Mumbai.... Ma mi dicono che per il tubo e un paio di altre cose possono occuparsene loro. Domani gli porto la moto. E per il resto del giorno bazzico in zona Connaught Place. PS. se guidando la moto bisogna suonare il clacson ogni 5-10 secondi, camminando bisogna dire NO ogni 6-10 secondi. Chi non lo fa è morto...
23.2 Dehli
Dopo un'ottima colazione, porto la moto da Billa. Alla fine riesco a convincerlo che se vuole fare il lavoro, il motore non deve smontarlo dal telaio... Poi giro a Old Dehli, Red Ford. Pessima l'idea di visitare la moschea di venerdì.... Se in India c'è tanta gente, fuori dalla moschea c'è un concentrato di tanta gente... Poi finalmente un buon lassi. Sarebbe più igienico non vedere come lo fanno, ancor di più non berlo, ma come si fa a rinunciare a una bontà del genere??? Al massimo mi prendo un'impestata... A fine pomeriggio torno a prendere la moto. La prima cosa che vedo da lontano sono i numeri sulla targa.... erano un paio di settimane che non si leggeva più niente. Collettore rifatto a mano, pedivelle e altre cose rimesse in sesto, moto lucida e ingrassata. Sembra nuova!!! Il tutto x 700 rupie (ca. 25 frs). Molto caro x qui, ma almeno è onesto nel dirmi che il prezzo è da turista, ma che posso permettermelo. Se le sono meritate... E la sera provo anche un whisky indiano... Bleahhhhh...
24.2 Dehli - Jaipur - IN
Partenza presto in direzione di Jaipur, la città rosa, nel Rajasthan. Solita pascolata x uscire dalla città... Ed entrando a Jaipur, ho come una sensazione di deja-vu... che abbia bucato di nuovo. Esatto!!!! Ma l'aria esce lentamente. Trovo da gonfiare la ruota e vado alla ricerca di un tetto x la notte. Diggi Palace, ex residenza del thakur di Diggi. Posto molto bello ed economico. Smonto la ruota e la porto da un gommista. La camera d'aria ha un buco e un taglio. Il buco l'ho fatto io, ma il taglio me lo ha fatto togliendo il copertone... Camere d'aria di questa misura, sembra strano...., ma non ce ne sono. Ma basta cucire i tagli e vulcanizzare il tutto. Brutto da vedere (quando l'ha vista il meccanico in australia è impallidito e mi ha obbligato a cambiarla), ma resistente. Torno all'hotel e rimonto il tutto. E poi mi fanno spostare la moto. Questa sera c'è un matrimonio. Arriva la banda, tutti sono inturbantati a festa, gli sposi arrivano con l'elefante.... Sembra di essere in un film
25.2 Jaipur - Puskar - Jaipur
Oggi visita a Jaipur, paesino dove in ottobre si tiene la famosa fiera dei cammelli con ca. 50'000 bestie. Questa città sacra è piccola, i colori sono caldi e molto belli, i sahdu sono al loro posto, e tutti o quasi fanno il bagno nei ghat sul lago. Ma essendo un posto turistico ci sono anche gli ormai abituali spillatori di soldi. E ogni motivo è quello giusto... Ma sto cominciando ad abituarmi. Il posto vale veramente la pena di essere visto, e i vestiti degli abitanti del Rajasthan sono veramente splendidi.
In serata rientro a Jaipur. Questa sera prova la famosa Dosa Masala, frittelle di farina di lenticchie ripiene di verdura al curry
26.2 Jaipur - Agra IN
Sveglia alle 7.00 e partenza alle 9.30. Ci stiamo adattando molto bene al ritmo indiano... Tappa a Fatehpur Sikri, città fortificata stile Moghul, che però è un po' incolore al confronto di altri posti. Rapido pranzo e poi direzione Agra. Alle 14.00 arrivo in città, ma prima di trovare da dormire passano le ore. Il traffico è fenomenale. Mi vedo costretto a prendere a calci un furgone che non rispettava la colonna, mi stava letteralmente spingendo contro la macchina che mi precedeva. Ma con le buone si ottiene di tutto. Si dorme alla Tourist Rest House che offre pure l'acqua calda (ogni tanto, se va bene...)
27.2 Agra
Oggi si fa tutto con calma. Anche perchè mi sono preso una mezza impestata... Ma confidiamo nella Coca Cola.... Pranzo nel quartienre di Taj Ganj. Un bel ristorante sui tetti con vista sul Taj Mahal (tra un'antenna e l'altra...) e nel pomeriggio visita del mausoleo. Entrata 20 US$. Un patrimonio per un indiano (che effettivamente paga solo 20 rp...). Ma ne vale veramente la pena. La cosa strana è che all'entrata confiscano i natel, gli accendini, i coltellini e altri oggetti. Riesco quasi ad imboscare tutto. Meno cose si lasciano in custodia, meno ne possono sparire... Così per informazione il Taj Mahal è una tomba fatta costruire in ca. 20 anni dall'imperatore Shah Jahan in ricordo della seconda moglia, Mumtaz Mahal. Se per caso passate in zona, vale la pena vederlo
28.2 Agra - Jahnsi IN
Oggi viaggio da malato, e a parte in fatto che un simpatico pedone ha cercato di suicidarsi sotto la mia moto, niente di particolare. Gente strana...
1.3 Jahnsi - Khajurao IN
Sulla strada per Khajurao c'è Orchha, che non è un pesce, ma una città con una fortezza in mezzo al fiume. Ci fosse l'acqua nel fiume sarebbe molto bello.... Le strade peggiorano, ma per fortuna il traffico diminuisce. Nel pomeriggio arrivo in paese e trovo alloggio da Yogi. Una bella stanza un po' fuori, ma molto pulita. Qui sono molto famosi i templi e le sculture, come dire, leggermente spinte.... Ma a parte il solito prezzo alle stelle per l'entrata, le sculture sono veramente affascinanti, il paesino è calmo e rilassante e gli spaghetti all'arrabbiata si lasciano mangiare (anche se un pelo scotti...). Alla casa di Yogi c'è anche un tedesco in moto.... Mi racconta di tre sui compatrioti in BMW che sono rimasti a piedi in Pakistan. Fanno arrivare i pezzi con la DHL. Ma i pezzi restano 3 settimane fermi in dogana. E quando finalmente li trovano devono pagare delle tasse d'importazione del 120% sul valore... Buono a sapersi...
2.3 Khajurao - Varanasi IN
Il figlio di Yogi parla bene l'italiano e consiglia una strada migliore per raggiungere Varanasi. Dopo 70 km di buchi e poco asfalto, penso di odiarlo... E trovare una coca per calmare lo stomaco in questi paesini è un impresa quasi disperata. Tra l'altro mi sa che da questa parti passano pochi non-indiani. Ad ogni stop la moto viene attorniata da una marea di persone. Dopo ore di altri buchi, verso le 16.00 sono ad Allahabad. Proviamo ad andare avanti. Ma a 20 km da Varanasi si fa notte. E con la notte, l'inferno... Macchine, moto, scooter, bici, rickshaw, pedoni, cani, capre, vacchi, galline.... tutti senza luce. Ma alla fine bene o male si arriva in città
3.3 Varanasi
Alla mattina vado in stazione per chiedere informazioni, ma ogni persone che risponde cambia versione. Mi arrangerò comunque. Poi visita ai famosi ghat di Varansi. Qui incontro uno del Wales. Erano in India con la sua ragazza e dopo due giorni sono scappati in Nepal. Lui è tornato "in prova", lei è rimasta in Nepal...I ghat sono affollatissimi, si fa un di tutto. Dai massaggi alle partite di cricket. Oltre ai bagni, naturalmente. Due zurighesi hanno lasciato un biglietto sulla moto e si va a cena insieme. Hanno spedito la loro moto in India con l'aereo (1'600. frs) e staranno in giro un anno. Stanno aspettando un pezzo di ricambio e poi ripartono. Alla fine andranno in Nepal e da li dovranno rispedire la moto a casa. Ma non gli conveniva comprare una bella Indian Enfield. Tra l'altro avrebbero trovato i pezzi di ricambio... Ciao a presto...
4.3 Varanasi - Dhanbad IN
Partenza presto. Non vedo l'ora di arrivare a Calcutta. Oggi solo ingorghi, incidenti, un po' di pioggia, strada orribile e cartelli solo in Hindi... Sulla strada non trovo da dormire. Sono nello stato più povero dell'India: il Bihar. Cerco sulla guida. "...banditi sulla strada...il governo ha garantito una scorta armata a tutti i viaggiatori stranieri.... non viaggiate mai dopo il tramonto!" Forse dovevo leggere questa parte prima... Meglio trovare da dormire. E alla fine trovo un hotel a Dhanbad, una città mineraria che non è neanche menzionata sulla guida... E su un canale satellitare pakistano vedo un servizio che parla degli austriaci in trattore...
5.3 Dhanbad - Calcutta IN
Partenza alle 7.00. Le strade sono quasi belle. Due corsie x lato, divisione in mezzo... Un sogno. Poi un po' peggio ma sempre abbastanza in ordine. Sono nel West Bengal, lo stato di Calcutta. Nel primo pomeriggio arrivo in periferia e in dopo diversi tentativi in posti belli ma cari, trova una stanza in una Guest House in zona Chowringhee di cui purtroppo ho perso li nome... Ho una stanza con pure il bagno... Nel pomeriggio mi avvio a cercare uno spedizioniere, ma sembra che in città non ce ne siano... Alla fine, con l'aiuto delle pagine gialle e dopo diversi tentativi, sembra che abbia trovato la ditta giusta. Non hanno mai fatto questo tipo di spedizione, ma possono provarci... Mi dicono di tornare domani...
6-14.3 Calcutta
La pratica per spedire la moto si rivela abbastanza complicata e lunga, ma oltre ai tempi burocratici indiani ci sono pure due feste infrasettimanali. Per riassumere: vado e torno diverse volta dalla Tata Steel Company, andiamo da una specie di notaio, devo avere il biglietto aereo di uscita dall'India, devono farmi un cassone per la moto, andiamo in dogana e li dicono che non va bene niente, rifare.... Bisogna pur dire che una visita alle dogane di Calcutta valeva da sola il viaggio, dunque prendiamocela pure comoda. Si ricomincia tutto da capo.... ma alla fine, molto alla fine, Captain Crush viene imballato e dovrebbe venir spedito...
Nel
frattempo, tra una firma e l'altra, passo il tempo con Elliot e Sandra, due
inglesi di Brighton, che stanno facendo il giro del mondo in 2CV. Tra un qualche
giorno tornano a Bombay per imbarcarsi con la macchina direzione Singapore.
Ho appena scoperto che nel 2003 sono passati per l'Australia. Sono apparsi su
The Chevrons, gennaio 2003. Sono
loro che mi hanno indicato la Guest House. Con loro c'è anche Morten, una
danese che guida una BMW R80. In loro compagnia
passo diversi giorni, alloggiamo tutti sotto lo stesso tetto... Morten ha quasi
distrutto la R80 nelle montagne del Pakistan , ma si è fatto mandare i pezzi da casa e
l'ha riparata a Islamabad. Mi propone di andare con lui nel Sikkim, ma la cosa
andrebbe un po' per le lunghe... Il 12 ripartono tutti. Bye guys, grazie per
la compagnia and have fun... In cambio arriva John, un inglese che sta tornando
a casa dopo aver fatto un bel viaggio... (New York-Santiago del Cile, poi
Australia ed ora India direzione England). Guida un TT 600 in condizioni, come
dire, indiane....
Martedì e mercoledì andiamo a vedere il 3. e 4. giorno di Test Cricket tra India e Australia all'Eden Gardens, una marea di persone, più di 80'000 e vittoria dell'India (Day Five, Second Test, Calcutta: India 171 and 657-7 dec; Australia 445 and 212 - India win by 171 runs).
Durante questi giorni un sacco di curd (yougourt) con banana, diverse birre, altrettanto cibo. Siamo anche andati al cinema e abbiamo giocato a Cricket nel parco...
Di Calcutta si possono dire un mucchio di cose, belle e brutte, ma devo ammettere che è la città indiana che mi è piaciuta di più. Forse aveva ragione chi ha scritto che Calcutta ha un'anima...
15.3 Calcutta - Bangkok by plane
Ultima doccia, anzi mezza doccia, dato che finisce l'acqua... Taxi per l'aereoporto. Mi sa che sono il solo passeggero dell'aereo a viaggiare con il casco. Non che non mi fidavo, ma non ho potuto spedirlo con la moto... È anche la prima volta che mi capita di dover consegnare tutte le batterie prima del volo. Me le ridanno a Bangkok. Qui mi ritrovo. Treno fino a Hualampong Station e poi in bus fino alla mitica Gipsy Guest House. Mi sembra quasi di essere a casa...
16-17.3 Bangkok
Le solite cose che si fanno a Bangkok. Una Chang Beer, un po' di pad thai e a spasso perso tra i vicoli della città. Un po' di spesa prima di partire x l'Australia. E alla ricerca del biglietto aereo non troppo caro. Ne trovo uno ma non si liberano posti da BKK a Kuala Lumpur a causa del gran premio di F1. Ma alla fine un posto me lo trovano....
18.3 Bangkok - Perth AUS
Volo con la Malaysian. E come al solito non mi ricordo che bisogna pagare le tasse d'imbarco prima di partire. Avevo già cambiato i baht restanti... Non mi resta che riricambiarli... Breve scalo a Kuala Lumpur e poi ridecollo x Perth. Arrivo in piena notte e prendo un taxi per Claremont. Non mi ricordavo che i taxisti Aussie parlassero così tanto... Ciao Joyce....
19.3 Perth
Tra un paio di settimane mi arriva la moto. Poi si parte a nord x un po'. Ma questa è tutta un'altra storia....
Thanks to everyone I've met on my way. Hope to see you all again. Take care.
Pierre-Alain "Pedro" Pellandini